ilvicinato@libero.it - Dal libro di Aulo Gasparri “Pagine ignorate di Storia dell'Elba”: «Sull'adozione di questa bandiera, ormai consacrata dalla storia e dalla tradizione e tuttora simbolo dell'isola, esistono versioni diverse e contrastanti. Pons de l'Herault, direttore delle miniere elbane in quell'epoca, testimonia delle esitazioni dell'imperatore, che non voleva assolutamente riferirsi ai colori francesi. L'ammiraglio Thomas Ussher, già capitano comandante della fregata inglese "Undaunted", che lo portò all'Elba, racconta che: "Napoleone aveva con sé un libro dove erano raffigurate tutte le bandiere della Toscana, antiche e moderne; mi chiese la sua opinione su quella che aveva scelto". Tale versione viene confermata da Campbell, che nel suo diario scrive: "era il più esattamente possibile una bandiera dell'antica Toscana". Secondo il Mellini, nel suo "Napoleone all'isola d'Elba" questa bandiera rammentava agli elbani i loro primi signori, gli Appiani, che governarono l'Elba dopo la caduta della repubblica pisana". Infine Sandro Foresi asserisce che "l'imperatore decise di adottare la vecchia bandiera elbana, che fece confezionare dagli uomini dell'equipaggio"».