A Sciambere del costruire troppo e del costruire male. Chiaro e incontestabile si è rivelato demenziale mettere mutande cementizie alle valli elbane
ilvicinato@libero.it - Caro Lorenzo, consentimi di dissentire; a mio opinabilissimo parere (con il dovuto rispetto tanto a te che a Campos Venuti) all'Elba non si è costruito "male" ma "orrendamente" e "follemente" invece che "troppo" per quanto riguarda la quantità del costruito. E quello che è peggio, non solo ciò è riferibile al recente o remoto passato, ma pure al presente ed alle medie intenzioni future degli 8 pollai che ci ostiniamo a chiamare comuni (…) All'Elba non c'è più alcun bisogno, a mio parere, di costruire ex-novo, c'è bisogno di ristrutturare, restaurare, mettere in sicurezza, coltivare, ripristinare sistemi idrogeologici, rinaturalizzare alvei di corsi d'acqua(che può anche voler dire demolire l'esistente) tutti fronti di attività che possono generare occupazione quanto e più numerosa del costruire, oltre che più qualificata (…) Comunque e concludendo, se in questi giorni gli elbani, in particolare i giovani, stanno dando il meglio di loro stessi portando aiuto a chi è stato tanto duramente colpito, passata la fase dell'emergenza, i giovani dovranno dare il meglio di loro stessi nel progettare e realizzare il futuro di un'isola meno avida di guadagni, più attenta ai bisogni della collettività che al tornaconto individuale, e di conseguenza più vivibile e soprattutto più sicura. L’articolo completo di Sergio Rossi è pubblicato sul giornale online: www.elbareport.it