21 maggio 2012

In nome di Melissa, dei suoi genitori straziati, delle ragazze che soffrono nei lettini d’ospedale, perché questo Paese possa avere un futuro, nonostante tutto


gisecat3@ - M. Gisella Catuogno: «Quale  mente mostruosamente criminale può aver concepito l’idea di attaccare una scuola e i suoi studenti? Sabato mattina a Brindisi una ragazza ha smesso di vivere, a sedici anni, mentre aspettava il suono della campanella, come ogni giorno. E altri sono stati investiti dal tremendo scoppio e orribilmente feriti e ustionati. Non era mai accaduto in Italia un atto del genere: che il bersaglio fossero degli studenti e che a loro fosse destinato il devastante potenziale di un ordigno simile. Perciò siamo increduli e sgomenti. La scuola è sacra e bene ha fatto il governatore della Puglia Nichi Vendola a definire sacrilegio questo delitto. La scuola è la fucina del futuro per una società: trasmette alle giovani generazioni il patrimonio di conoscenze acquisito nei secoli, offre loro gli strumenti per la professione di domani, educa al rispetto reciproco, alla valorizzazione delle diversità individuali ed etniche, rende consapevoli della storia che ci ha preceduto e di quanto siano preziose libertà, legalità e democrazia. E’ un baluardo di civiltà contro la barbarie sempre incombente, sempre in agguato. La legalità è la conditio sine qua non per la lotta alle mafie, a ogni tipo di criminalità, alla corruzione, alla violenza fisica e psicologica, alle discriminazioni: questo è il nutrimento delle coscienze che offre la scuola ed a tale banchetto tutti i ragazzi devono potersi sedere in allegria e serenità. Per tale motivo occorre difenderla ed arricchirla di risorse economiche ed energie umane, al contrario di quanto ha fatto la politica scolastica degli ultimi tempi, mascherando i tagli con la pretesa di riforme».