gisecat3@ - M.
Gisella Catuogno: «Quale mente mostruosamente criminale può
aver concepito l’idea di attaccare una scuola e i suoi studenti? Sabato mattina
a Brindisi una ragazza ha smesso di vivere, a sedici anni, mentre aspettava il
suono della campanella, come ogni giorno. E altri sono stati investiti dal
tremendo scoppio e orribilmente feriti e ustionati. Non era mai accaduto in
Italia un atto del genere: che il bersaglio fossero degli studenti e che a loro
fosse destinato il devastante potenziale di un ordigno simile. Perciò siamo
increduli e sgomenti. La scuola è sacra e bene ha fatto il governatore della
Puglia Nichi Vendola a definire sacrilegio questo delitto. La scuola è la
fucina del futuro per una società: trasmette alle giovani generazioni il
patrimonio di conoscenze acquisito nei secoli, offre loro gli strumenti per la
professione di domani, educa al rispetto reciproco, alla valorizzazione delle
diversità individuali ed etniche, rende consapevoli della storia che ci ha
preceduto e di quanto siano preziose libertà, legalità e democrazia. E’ un
baluardo di civiltà contro la barbarie sempre incombente, sempre in agguato. La
legalità è la conditio sine
qua non per la lotta alle
mafie, a ogni tipo di criminalità, alla corruzione, alla violenza fisica e
psicologica, alle discriminazioni: questo è il nutrimento delle coscienze che
offre la scuola ed a tale banchetto tutti i ragazzi devono potersi sedere in
allegria e serenità. Per tale motivo occorre difenderla ed arricchirla di
risorse economiche ed energie umane, al contrario di quanto ha fatto la
politica scolastica degli ultimi tempi, mascherando i tagli con la pretesa di
riforme».