19 maggio 2012

PROTESTANTESIMO ALL’ELBA. La scarsa cultura dei primi proseliti: i Cignoni erano marittimi, il Quattrini un capo muratore (2)

ilvicinato@ - Perché il culto evangelico si è potuto diffondere e radicare all'Isola, considerata la roccaforte del cattolicesimo? «Questo dubbio è in parte chiarito dal Rochat dal quale apprendiamo che fin dal 1853 un tal Giovanni Cignoni di Rio Marina, trovandosi nel porto di Nizza con il suo scooner Speranza carico di carbone, conobbe il fiorentino Francesco Madiai, esule in quella città per motivi religiosi. Il Madiai e la moglie, infatti, trovati a leggere ad altri la Bibbia del Diodati, secondo le leggi del Granducato di Toscana, erano stati arrestati per propaganda religiosa e condannati a quattro anni e otto mesi di carcere; dopo venti mesi ebbero il carcere permutato in esilio. Il Cignoni, commosso dal racconto del Madiai, volle conoscerne più a fondo le idee religiose, divenne suo discepolo e portò a Rio il germe destinato ad attecchire. Un altro dubbio legittimo riguarda la scarsa cultura dei primi proseliti: i Cignoni erano marittimi, il Quattrini un capo muratore; i contatti che avevano con i porti del Regno di Sardegna e della Francia contribuirono senza dubbio alla diffusione, se non altro per la opportunità di procurarsi i testi sacri». Alfonso Preziosi, da Lo Scoglio… Fine 2° Parte