19 agosto 2012

«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe… Matteo 10,16:17»


ilvicinato@ - «Gesù chiama a sé i dodici discepoli e, dopo averli istruiti, li invia fra le genti, ma lo fa raccomandando loro di essere prudenti come i serpenti e semplici come le colombe perché sa che la predicazione dell’Evangelo è così dirompente da spingere i forti, i potenti a consegnare i Ministri della Parola davanti ai tribunali per essere flagellarli nelle sinagoghe. Anche oggi Dio ci invita a non tacere, ci chiede di proclamare che non debbono  esistere più vinti e vincitori, sfruttatori e sfruttati, amici e nemici, poveri e ricchi, inclusi ed esclusi. Il Padre chiede il nostro impegno per il bene comune, per una società più giusta e solidale, per una nuova umanità. Con la venuta di Gesù si è dischiuso per tutti noi un orizzonte possibile dove attivare una presenza, una testimonianza, una diaconia per il bene della città, del paese. Un impegno sorretto dalla Parola, spronato e guidato dall’esempio del Signore, perché siamo chiamati ad essere operai e operaie di un cantiere di lavoro dove il Nazareno è il direttore dei lavori che si rallegrerà e non abbandonerà mai le sue maestranze».