ilvicinato@ - Oggi all’Isola d’Elba
siamo oltre 250mila persone e, purtroppo, scopriamo
il razionamento dell’acqua solo quando i nostri rubinetti diventano asciutti, magari
intanto che siamo sotto la doccia o con la barba fatta solo a metà. Asa, l’azienda dei servizi
ambientali, sta cercando di alleviare la scarsità d’acqua di cui quasi
nessuno parla, ma che comunque c’è ed è grave. Insomma, di fronte a una crisi idrica di questa portata, c’è scarsa
informazione, necessaria e indispensabile affinché i cittadini siano invitati a
fare sacrifici, vale a dire a mettere in atto la loro coscienza civica. Quando
si devono promuovere turni di erogazione, come in queste settimane è costretta
Asa, occorre che il soggetto gestore di un pubblico servizio avvisi gli
abitanti utilizzando, per di più gratuitamente, tutti gli strumenti della
comunicazione, magari con il supporto degli enti locali. Sono mesi che
non piove e le falde acquifere dell’Isola e della Val di Cornia, da dove emunge
la condotta sottomarina, sono ormai agli sgoccioli e, per favore, smettiamola con l’immaginazione dei pozzi di
acque termali, casomai l’Azienda colleghi quell’acqua alla rete comunale!