lvicinato@ - Roberto Peria: «Ritengo corretta l’impostazione del Presidente
Rossi di limitare il numero delle future province, puntando su corposi
accorpamenti per aree omogenee. Non sono invece del tutto d’accordo con lui
sulle ripartizioni. La partita si potrebbe giocare, a mio avviso, su tre
province ed un’area metropolitana: A) una provincia del nord della Toscana, con
un importante affaccio al mare, che riunisca Massa Carrara, Pistoia, Lucca,
caratterizzate da importanti realtà produttive e manifatturiere, ma anche da
una significativa vocazione turistica; B) una provincia del sud della Toscana,
che riunisca Siena ed Arezzo, dove il produttivo, il terziario ed il turistico
hanno molti punti in comune; C) l’area metropolitana di Firenze-Prato; D)
la provincia della Costa, che riunisca Livorno, Pisa e Grosseto, che per
specificità turistiche ed agricole, rappresenterebbe naturalmente il cuore
pulsante dell’economia turistica della regione e potrebbe, avendo i due porti
maggiori, uno al nord (Livorno), uno rivolto al sud (Piombino), governare i
traffici commerciali ed industriali via mare dell’intero territorio regionale.
Questa provincia potrebbe, con le isole e la Maremma, con il mare e la campagna,
con il buon cibo ed il paesaggio, con l’ambiente e la qualità della vita,
giocare la carta del Distretto di Qualità, creando un marchio fortissimo e
riconoscibilissimo nel mondo».