15 marzo 2013

S.O.S. CAPPELLA TONIETTI DI CAVO. “Perché non promuoverne la sponsorizzazione da parte di privati che approderebbero al duplice obiettivo di farsi pubblicità e di essere operatori culturali del territorio in cui lavorano?

gisecat3@ - L’APPELLO: «Lo sappiamo, ormai chi decide di trascorrere le vacanze all’Isola d’Elba, come in qualsiasi altro territorio degno di pregio, non vuole soltanto mare e sole; desidera anche conoscere la storia, la cultura, i tesori artistici del luogo di soggiorno: non dilapidiamo dunque questo patrimonio, cominciamo a difenderlo, custodirlo e rispettarlo, per non pentircene amaramente quando ormai sarà troppo tardi. Ebbene, questo tesoro artistico versa oggi in condizioni di totale degrado: la cancellata è stata in parte divelta, il solaio del piano terreno è crollato, non c’è più traccia dei pavimenti e dei rivestimenti presenti in origine, seriamente danneggiata risulta anche la scala a chiocciola. Il resto resiste, ma fino a quando? Insomma, come il castello del Volterraio, come la Torre del Giove, tanto per restare nel versante orientale, anche la Cappella Tonietti è abbandonata all’usura del tempo e all’incuria e al vandalismo degli uomini. E’ evidente che la manutenzione di edifici architettonici richiede costi che difficilmente la collettività si può accollare, specialmente in tempi di crisi economica profonda come questa. Perché non promuoverne  la sponsorizzazione da parte di privati che, attraverso il salvataggio di un’opera artistica, approderebbero al duplice obiettivo di farsi pubblicità (anche nelle guide turistiche) e di essere operatori culturali del territorio in cui lavorano?». Maria Gisella Catuogno - fine