5 giugno 2013

APOLITICO E APARTITICO: “L'analisi di due termini abusati e usati a sproposito”

artemisio1957@ - Mailing AsiNoi: «Assistiamo sempre più spesso ad un uso smodato del termine apolitico che viene confuso con apartitico. Per il dizionario della lingua italiana l’aggettivo apartitico specifica le caratteristiche di una persona o di un organismo estraneo ai partiti politici, e quindi che si regge su basi non influenzate dai partiti in quanto tali. Altra cosa, invece, è l’uso di apolitico, termine lessicale rivolto a persona o organismo disinteressato, estraneo alla vita politica. Ma quest’ultima è l’arte, la scienza del governo e dell'amministrazione, cioè è l’insieme di decisioni e provvedimenti con cui i governanti amministrano lo Stato. Quindi, non può definirsi apolitica, tranne in caso di autogol una qualsivoglia formazione che si candida alla guida, o che già governa, una qualsiasi comunità indipendente dalle sue dimensioni». Artemisio (T)