ELBA: MARE PULITO, MA OCCORRE PIÙ SENSIBILITÀ AMBIENTALE… E NON SOLO: “Servirebbe un piano spiagge, ma all’Isola non esiste più un ente comprensoriale che possa gestire questa situazione in modo coordinato e i vari comuni, quando possono, sono costretti ad agire singolarmente”
La spiaggia di Nisporto al tramonto
ilvicinato@
- «Il
mare dell’Isola d’Elba, zona importante del Santuario dei Cetacei che negli
ultimi anni sta vedendo sempre più il loro passaggio lungo le sue coste, in
base ai monitoraggi periodici effettuati dall’Arpat, risulta pulito e non
presenta attualmente problemi o divieti di balneazione. C’è da notare che
alcune spiagge dell’Elba, in base all’andamento
dei venti e delle correnti, sono più soggette a diventare ricettacolo di
vari tipo di rifiuti che il mare stesso deposita sulla battigia. Per i detriti o rifiuti che a volte
si depositano in alcune spiagge, e che per lo più provengono dal mare,
va sottolineato che si tratta delle conseguenze di comportamenti di inciviltà e
di una diffusa scarsa attenzione all’ambiente. Una bottiglia di plastica che
affiora su un spiaggia significa sempre che qualcuno non l’ha deposta fra i
rifiuti o che l’ha gettata direttamente
in mare. Difficile poi è sapere quanti oggetti vengono abbandonati in mare
anche dalle imbarcazioni in transito. Si dovrebbe lavorare molto
sull’educazione ambientale anche in queste piccole cose, a partire da una
maggiore sensibilizzazione verso la raccolta differenziata facendo percepire
alle persone che cosa provocano gesti di disattenzione come quelli che poi
rischiano di rendere meno sicure e meno appetibili non solo le spiagge e il mare dell’Elba». L’articolo
completo di Valentina Caffieri è pubblicato sul settimanale www.ognisette.it