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Tirreno - Renzo Galli, sindaco di Rio Marina: «Anche se è prematuro fare
grandi progetti, è una fatto di estrema importanza. Siamo fortemente impegnati nello
studio di ulteriori possibilità di sviluppo per questo territorio e quel
rinvenimento ci dà un’arma in più che speriamo di poter sfruttare
completamente». A giudizio delle società concessionarie della ricerca, l'acqua di
Cavo proviene da: «una falda molto importante, da cui sgorgano 20 litri al
secondo con una temperatura di 47 gradi, quando un centro termale qualunque ha
bisogno di una temperatura di 37 gradi. Cavo ha una percentuale molto alta di
sviluppo nel settore termale, ma anche nel teleriscaldamento o per qualsiasi
altro sfruttamento che si possa fare con una risorsa di tale natura». Il
permesso di ricerca scadrà nel maggio 2014 e, entro quel termine, i
concessionari dovranno comunicare tutti i dati al Ministero della salute,
compresa la portata della falda. Pare ovvio che il comune
di Rio Marina debba valutare, solo a quel punto, il da farsi: varianti allo
strumento urbanistico e quant’altro!