11 agosto 2013

IL VANGELO CI INTERROGA: “Fai la cosa giusta e tutto il resto, dice Gesù, è secondario e verrà di conseguenza”. La risposta dunque alla crisi non è guadagnare di più, ma cercare un nuovo modo di porsi di fronte alla vita

ilvicinato@ - “Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete (…) Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più…  Matteo 6, 25 e 33”. «Queste due espressioni del Sermone sul monte riassumono la sostanza dell’esortazione sulle cosiddette "sollecitudini ansiose" che Gesù rivolge ai suoi discepoli. Noi dobbiamo imparare ad affidare la nostra esistenza al Signore ed essere capaci, in ogni frangente della vita, di guardare alle cose che contano e non alle apparenze. Dobbiamo guardare a ciò che "viene prima" e considerare che tutto il resto è secondario. Da un po’ di tempo, mi domando molto seriamente se, soprattutto in questi ultimi anni, noi (e intendo con questo tutto il nostro mondo) non stiamo invece mettendo al centro dei nostri interessi tutto ciò che è secondario. Lo dicono in molti: la cosa più importante è apparire, non l’essere. La visibilità e non la sostanza. Il possesso del denaro o delle cose è diventato la piattaforma su cui costruiamo il nostro vivere. Vediamo nel testo che in esso Gesù non dice che non dobbiamo lavorare o che dobbiamo vivere come le cicale,  tutto al contrario, Gesù ci invita a mettere al centro della nostra vita, dei nostri interessi e del nostro lavoro, la missione che ci è affidata: predicare e vivere il Regno di Dio. “Fai la cosa giusta e tutto il resto, dice Gesù, è secondario e verrà di conseguenza”. La risposta dunque alla crisi non è guadagnare di più, ma cercare un nuovo modo di porsi di fronte alla vita». Da una riflessione di Paolo Ribet, Pastore evangelico