gisecat3@ - «Nella vita di una comunità
esistono date che non possono passare sotto silenzio né possono esaurirsi in
una cerimonia pubblica: una di queste a Portoferraio e in tutta l’Isola deve
essere il 16 settembre 1943. Di quel giorno, come di tutto quel tragico mese,
si dovrebbe parlare a scuola e in tutte le case elbane perché la memoria è
indispensabile per dare senso al presente e saperlo decifrare; per essere
capaci di leggere un contesto architettonico e rispettarlo; per conservare il
patrimonio dei ricordi personali e collettivi e trasmetterlo alle giovani
generazioni. Esattamente settant’anni fa, infatti, Portoferraio subisce un
pesante bombardamento tedesco, che prepara l’occupazione e il durissimo inverno
del 1944. Dopo l’8 settembre e l’armistizio, il presidio isolano non si è
arreso all’ex alleato diventato nemico e continua la resistenza. Da qui la
tragica risposta tedesca». L’articolo completo di Maria Gisella
Catuogno è pubblicato sul giornale online
www.elbareport.it