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una riflessione radiofonica del Pastore Luca Baratto. «Nel 1896 il pastore evangelico
Charles Sheldon pubblicò “Sulle sue orme. Che cosa farebbe Gesù?”, un romanzo aperto
dall'immagine di un disoccupato che interrompe il culto domenicale di una
tranquilla chiesa evangelica. È proprio lui a porre la domanda cruciale: “Che
cosa farebbe Gesù” se incontrasse un rifiuto della società come me? Poi, sviene
e muore. Alcuni membri della comunità, impressionati dall'accaduto, si impegnano
a non fare nulla senza prima porsi la domanda dell'operaio morente: che cosa
farebbe Gesù? Che cosa farebbe Gesù, se fosse a conoscenza di una truffa sul
suo posto di lavoro? Che cosa farebbe Gesù, se vivesse in una città in cui il
quartiere degli operai fosse abbandonato all'incuria e all'indigenza? Che cosa
farebbe Gesù, se fosse il proprietario dei tuguri, freddi e squallidi,
affittati alla povera gente per un prezzo ingiusto? Il pastore Sheldon chiedeva
ai suoi lettori di allargare lo sguardo alla società intera, e oggi ci
chiederebbe: che cosa farebbe Gesù, incontrando un immigrato? Che cosa farebbe
Gesù, se vivesse in un quartiere dominato dalla mafia o dalla camorra? Che cosa
farei io, in questo mondo, se davvero Gesù fosse il mio Signore?
Effettivamente, se ci ponessimo più spesso questa domanda, il mondo potrebbe
davvero essere un luogo migliore».