10 novembre 2013

CHI SONO OGGI I CAGNOLINI CITATI DALLA DONNA CANANÈA? Sono gli agnostici indifferenti in materia di fede, oppure i dubbiosi, o semplicemente sono solo i diffidenti in cerca della verità

ilvicinato@ - «Ed egli rispose: Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini. È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni… Matteo 15, 26:27». Chi sono oggi quei cagnolini? Possiamo  classificare costoro come agnostici, un termine che non raccoglie solo gli indifferenti in materia di fede, ma anche quanti dubbiosi, o semplicemente diffidenti, cercano la verità. Forse sono divenuti agnostici perché, già in età giovanile, hanno individuato la fede  cristiana con le credenze e le pratiche della chiesa cattolica: la confessione auricolare, il culto alla Madonna e ai santi, il ruolo di mediazione dei preti, la sacralità dell’ostia, l’emarginazione dei divorziati e dei differenti, ecc. Sono forse queste le pecore perdute della casa d'Israele a cui rivolgerci nell'opera di evangelizzazione? Mi pare di sì! A loro perciò dobbiamo far conoscere una fede pratica e non dogmatica dove la prima libertà è la libertà di coscienza. Ma perché queste persone dovrebbero rivolgersi alle Chiese protestanti? Perché siamo una Chiesa evangelica fondata sulla sola scrittura e dove la giustificazione è per sola grazia attraverso la sola fede, con la sola mediazione di Cristo e tutto alla sola gloria di Dio. Promuoviamo allora un'azione di evangelizzazione con la consapevolezza che la salvezza è offerta, attraverso Gesù, a tutti gli uomini e alle donne di buona volontà. Dobbiamo però far conoscere la nostra Chiesa e la sua teologia con la consapevolezza di come non sia possibile predicare l'amore di Dio e la fratellanza con Cristo, senza promuovere, al tempo stesso, una società che rispetti la dignità, il valore e i diritti di ognuno.