toscananotizie@ - Vittorio Bugli, assessore regionale: «Partecipare per
decidere e fare davvero, evitando che al confronto con i cittadini non segua
alla fine niente di concreto, disperdendo tempo e risorse. Per questo abbiamo
deciso che il dibattito pubblico alla francese, finora solo una possibilità,
diventi centrale ed obbligatorio per le opere di interesse regionale sopra i 50
milioni di euro, pubbliche o private che siano. Con un importante paletto: che
quel dibattito alla fine porti ad una decisione e lo faccia in tempi certi. Abbiamo
ritenuto opportuna anche una selezione più attenta nei processi di
partecipazione locale, procedendo in futuro solo laddove la discussione
riguardi progetti che già esistono e finanziabili. Come terzo punto vogliamo
far crescere la partecipazione grazie al web. La rete offre potenzialità enormi
e consente di dialogare con una platea ancora più estesa. Certo per utilizzare
la rete davvero come vero strumento di partecipazione e democrazia, che è il
nostro obiettivo, occorre farlo nella massima trasparenza ma senza
improvvisazioni, con criteri scientifici ed affidandosi ad esperti, garantendo
sempre e al massimo il confronto democratico. Questa sarà la sfida per i
prossimi anni».