ilVicinato@ - «La notte
era diventata luminosa come il giorno, più del giorno. Era una luce diversa da
quella del giorno. La luce del sole illumina senza pietà bene e male, gioia e
dolore degli esseri umani. In quella luce invece il mondo intorno a loro, le
alture intorno a Betlemme che loro conoscevano come le loro tasche, le pecore,
loro stessi, tutto aveva un aspetto diverso, più bello. Con quella luce ancora
negli occhi erano andati per vedere quella giovane coppia con il loro bambino
appena nato che si era rifugiata in quella grotta alla periferia della città.
Era la luce ancora nei loro occhi o era il bambino stesso? A volte, quando
stavano di notte nei campi e facevano la guardia al loro gregge, cercavano di
parlare di quella notte. Ti ricordi? Ma poi ricadevano nel silenzio. Mancavano
loro le parole per dire quello che avevano visto e sentito. Le parole che
trovavano sembravano troppo banali o troppo sentimentali, incapaci di esprimere
quello che da allora continuava vibrare nel loro cuore. Ci sono cose che puoi
vivere, ma non raccontare. Comunque, da allora la notte, nessuna notte, era più
buia come prima». Da una
riflessione di Klaus Langeneck, Pastore evangelico, per 14 anni alla guida
della Chiesa di Rio Marina