ilvicinato@ - Da un articolo di Umberto Canovaro pubblicato
sulla rivista La Piaggia (Estate 2013) – «C’è una leggenda che lega il
destino di Palaiola a quello di Santa Anastasia che secondo il Martirologio
Cristiano, fu relegata con almeno duecento cristiani e altre settanta cristiane
nell'isola di Palmaria e quindi condannata al rogo nell'anno 287. Anastasia è
patrona di Piombino e il suo culto era già radicato nel trecento dopo Cristo.
Ciò ha fatto identificare l'isola di Palmaria con l'isola di Palmaiola, situata
nel canale di Piombino, rispetto alle altre due isolette che si contendono il
luogo di martirio. Ma a favore "nostro", ci sarebbe la continuazione
della leggenda, che essendo lo scoglio di proprietà di nobili pisani, il corpo
di una santa Anastasia sarebbe stato traslato a Pisa nel 1085 dal vescovo di
Populonia, Guglielmo, già residente a Massa e Legato pontificio in Sardegna.
Non conoscendo da dove il corpo fosse stato tratto, esiste una possibilità che
il luogo del martirio di santa Anastasia e dei suoi compagni sia proprio il
piccolo isolotto nel canale di Piombino».