ilvicinato@ - Da un articolo di
Umberto Canovaro pubblicato sulla rivista La Piaggia (Estate 2013) – «La prima notizia storica che abbiamo su
Palmaiola, riportata dallo storico Giuseppe Ninci, è quella che i pisani nel
909 d.C. vi costruirono un'alta torre di avvistamento per difendersi dai
turchi, e che da questi venne distrutta successivamente. Il principe Jacopo V
Appiani fece costruire un'altra torre nel 1534, proprio sopra i ruderi di
quella precedentemente distrutta, ma che poco tempo dopo subì la stessa sorte
di quella pisana. L'isolotto fu sempre strategico per il controllo del Canale
di Piombino, sia per i turco-barbareschi, che per spagnoli, napoletani e
francesi in epoca più moderna. La storia di Palmaiola è legata anche al suo
faro. La prima luce fu accesa a seguito della Sovrana Veneratissima
Disposizione del 22 dicembre 1843 che ordinava che la sera del 15 gennaio 1844
si provvedesse all'uopo, provvedendo anche allo stivaggio dell'olio da bruciare
nei "... dieci becchi di quella lampada valutata d'once cinque e mezzo per
ogni ora d'illuminazione".Il primo fanalista fu l'aiuto apprendista del
fanale di Portoferraio, Pietro Paolo Vai, che dopo poco venne sostituito
definitivamente da tali Giovanni Anighini e Vincenzo Cecolini, che percepivano
uno stipendio di 80 lire ciascuno».