ilVicinato@ - Mailing AsiNoi: «In Italia, quando nel 2003 venne introdotta la
legge Biagi, la disoccupazione giovanile era al 25%, oggi è sopra il 40%. Intanto
il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito notevolmente e centinaia di
piccole imprese chiudono ogni giorno. Segno che la flessibilità introdotta
dalla Fornero, per di più spacciata quale panacea di tutti i mali, non ha portato
benefici per nessuno: né a chi dovrebbe assumere, né a chi dovrebbe essere assunto.
Eppure in Italia la ricchezza netta pro-capite è di 108.700,00 euro, quindi è
nettamente superiore alla media europea che è di 99.400,00 euro. Insomma, secondo
le statistiche, noi italiani saremmo più
ricchi dei tedeschi e dei francesi. Com'è possibile? Eppure il 90% degli
italiani dichiara meno di 35.000,00 euro e la metà di è sotto la soglia dei 15.000,00
euro. Sono basito, perché questo deriva da una concentrazione di capitali in
pochi soggetti e un grande problema dovuto all’evasione fiscale». Luca (R)