4 aprile 2014

RIO MARINA, SP26: “Perché nel 2008 il Piano di Rio non è stato indagato? Gli studi sul territorio proseguiranno fino al 2016. È necessario agire al più presto per realizzare la bretella”

ilvicinato@ - Luigi Carmignani, professore ordinario di geologia applicata all’università di Siena:  «Dal 2008, cioè dai primi cedimenti, non si è fatto niente per capire dove sono ubicati i vuoti sotterranei che possono determinare gli sprofondamenti, quindi ora sono necessarie le dovute indagini geofisiche, con osservazioni geoelettriche di dettaglio accoppiate a ricerche microgravimetriche. Occorre agire presto anche nella realizzazione della bretella finanziata dalla Regione con i 285 mila euro». Al Piano di Rio, intanto, si è conclusa la prima fase di studi dell'Università di Siena. L’Azienda servizi ambientali ha cofinanziato con 25.000 euro una borsa di dottorato in scienze della terra che terminerà nel novembre 2016. Ma Asa si è impegnata anche a finanziare, con un analogo contributo, una seconda borsa di dottorato che dovrebbe avere inizio dal prossimo anno. L’articolo completo di Stefano Bramanti è pubblicato sul giornale www.elbareport.it