ilvicinato@ - Luigi Carmignani, professore ordinario di geologia
applicata all’università di Siena:
«Dal 2008, cioè
dai primi cedimenti, non si è fatto niente per capire dove sono ubicati i vuoti
sotterranei che possono determinare gli sprofondamenti, quindi ora sono
necessarie le dovute indagini geofisiche, con osservazioni geoelettriche di
dettaglio accoppiate a ricerche microgravimetriche. Occorre agire presto anche nella
realizzazione della bretella finanziata dalla Regione con i 285 mila euro». Al Piano di Rio, intanto, si è conclusa la prima fase di studi dell'Università
di Siena. L’Azienda servizi ambientali ha cofinanziato con 25.000 euro una
borsa di dottorato in scienze della terra che terminerà nel novembre 2016. Ma
Asa si è impegnata anche a finanziare, con un analogo contributo, una seconda
borsa di dottorato che dovrebbe avere inizio dal prossimo anno. L’articolo
completo di Stefano Bramanti è pubblicato
sul giornale www.elbareport.it
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