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AsiNoi: «Una volta c'era un ricco, che diceva: “Voglio
bene a ciò che ho e a nessun altro”. Un povero rispondeva: “Tutto ciò che ha
gli andasse di traverso”. Io penso che bisogna amarsi di più e scambiare la
nostra felicità, sì perché anche un ricco può star male e l'ospedale pubblico
può salvarlo. Ricordo che quand’ero bambino chi non possedeva una palla giocava
con chi al contrario l’aveva, e la nostra felicità a piedi nudi veniva
condivisa. Una scuola pubblica, un ospedale, alcuni parchi giochi, il comune
stesso, ci possono far voler bene anche da grandi. Il bello sarebbe che la
felicità di essere nudi, anche ingenui e la genuinità di un possidente, possano
andare d'accordo e renderci tutti felici». Roberto (G)