11 maggio 2014

IL VANGELO CI PARLA: “Gesù dice: Io sono la vera vite, e il Padre mio è il vignaiolo... Io sono la vite, voi siete i tralci... Giovanni 15,1e5”. i tralci che danno frutto vengono potati perché ne diano di più. In altri termini: la fede si affina nell’ubbidienza e nelle difficoltà

ilvicinato@ - Fonte: Unione delle Chiese metodiste e valdesi  - «Questo passo non va letto in chiave “mistica”, fantasticando di profondi e gratificanti legami della propria anima con il Signore, librandosi al di sopra delle “miserie terrene”. Queste parole di Gesù aprono i cosiddetti “discorsi di addio”, con i quali egli prepara i discepoli alla separazione da lui e all’attesa di “un altro” consolatore. Questo passo va letto dal punto di vista del discepolato, e delle asperità e dei momenti anche dolorosi che esso può implicare. Non per nulla, quasi tra le pieghe del discorso, Gesù accenna alla possibilità che qualche tralcio non dia frutto, si sottragga cioè alla sua vocazione.  E non per nulla sottolinea che i tralci che danno frutto vengono potati perché ne diano di più. In altri termini: la fede si affina nell’ubbidienza e nelle difficoltà. È, in fin dei conti, un invito alla sequela, con l’avviso che si tratta di un cammino che implica la croce». Da un'ampia riflessione di Salvatore Ricciardi, Pastore evangelico