silvia.motroni@ - «Riconosciamo il ruolo indiscutibile e di assoluto interesse per la
valorizzazione turistica e culturale delle miniere svolto dalla soc. Parco
Minerario srl fin dalla sua costituzione, ma la decisione dell'Amministrazione
Provinciale di dismetterne le partecipazioni societarie deriva da un preciso
obbligo contenuto nella Legge di Stabilità del 2014 (e successive modifiche)
che stabilisce il termine del 31 dicembre 2014 per la vendita a terzi di quote
di società partecipate ritenute non necessarie e strategiche per le finalità
istituzionali dell'ente». È quanto sottolinea il presidente della Provincia, Alessandro Franchi,
in una lettera inviata al sindaco di Rio Marina, Renzo Galli, proprio per
chiarire il quadro normativo entro cui si è definita l'azione
dell'Amministrazione. «Tale obbligo - prosegue la lettera - si incrocia
oltretutto con il pesante ridimensionamento delle finalità istituzionali
dell'Ente Provincia che, come certamente sai, con l'approvazione della
L.56/2014 e la proposta di legge recentemente approvata dalla Giunta Regionale
Toscana, perde anche le competenze sul turismo e sulla cultura». Nella sua lettera, Franchi
chiarisce anche i termini relativi al diritto di prelazione: «Il punto 8 del bando rimanda espressamente alle forme statutariamente
previste dalle singole società, le modalità riguardanti l'esercizio del diritto
di prelazione e della clausola di gradimento del nuovo socio. In particolare,
il bando chiarisce che la Provincia comunicherà ai soci le condizioni di vendita determinatesi a seguito
dell'aggiudicazione provvisoria. Il Comune, quindi, avrà tutto il tempo di
esercitare il proprio diritto di prelazione, entro i termini di scadenza
previsti dallo Statuto della Parco Minerario srl, prima che l'Amministrazione
Provinciale proceda con l'aggiudicazione definitiva. Lo stesso vale per la
verifica del rispetto di altre formalità previste (ammissione del socio e
clausola di gradimento previste dallo Statuto societario)». Il presidente Franchi
accoglie, poi, con particolare attenzione la proposta avanzata in questi giorni
dal presidente Rossi, per un'eventuale manifestazione d'interesse con la quale
la Regione potrebbe rilevare le quote di partecipazione della società.