26 gennaio 2015

ELBA, CONTINUITÀ AMBIENTE & LAVORO, COMITATO 2.6: “Ora una ricomposizione dell’intero compendio demaniale elbano. Il Parco Minerario deve entrare in sinergia con il PNAT e con gli altri parchi archeo-minerari della Toscana. L’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano deve dotarsi di nuovo progetto e muoversi di concerto con gli attori del territorio”

ci2punto6@ - «Il PNAT è percepito dai cittadini come un’entità burocratica di soli vincoli. L’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano deve dotarsi di nuovo progetto e muoversi non in solitario, ma di concerto con gli attori del territorio. Per Pianosa e per tutti gli altri immobili di proprietà dello Stato presenti nelle isole toscane, comprese le aree minerarie dismesse dell’Elba orientale, è necessaria l’assunzione di atti formali e sostanziali con progetti unitari e condivisi. Per le aree minerarie, in particolare, servono nuove forme di gestione che siano adeguate alle normative vigenti, nonché una ricomposizione dell’intero compendio demaniale elbano. Il Parco minerario, inoltre, deve entrare in sinergia con il PNAT e con gli altri parchi archeo-minerari della Toscana. La decisione della Regione di entrare nella Parco minerario è una scelta giusta. L’Elte Regione riprende così quel protagonismo verso le aree minerarie dismesse che ha caratterizzato la sua azione nei primi anni “90». Comitato 2.6