ilVicinato@ - Pier Augusto
Giannoni: «Nell'immediato dopoguerra i
vapori (le navi) non facevano più di 10-12 nodi di velocità allora, specie da
carichi, posizionavano un fusto vuoto fuori bordo sul dritto di prora. Ci
scendeva un marinaio con in mano un asta munita di fulghero (particolare tipo
di arpione) e quando i delfini venivano a giocare sotto prua per uno di loro
era la fine!».