ilVicinato@ - Segnalatrice
anonima: «Scrivo per denunciare un fatto che ha coinvolto me e molti viaggiatori di
ritorno all'Elba nei giorni scorsi. Dovevo rientrare sull'Isola con il treno
che parte da Roma alle 18.12 e avrei dovuto prendere la coincidenza con il bus
della Tiemme a Campiglia alle 21.07. Dico avrei dovuto perché il treno ha fatto
dieci minuti di ritardo e quando siamo arrivati a Campiglia Marittima il bus
era ormai partito e con lui le nostre speranze di prendere l'ultima nave. Io
sono stata fortunata, ho trovato degli amici che mi hanno ospitato per la
notte, così sono potuta tornare a casa la mattina dopo, ma gli altri elbani che
erano con me hanno dovuto chiamare un taxi, spendendo altri 40 euro per
arrivare al porto. Mentre eravamo sul treno abbiamo visto che stavamo accumulando
ritardo e i viaggiatori abituali ci hanno detto che su quella tratta è la
normalità. Ce lo hanno confermato gli stessi tassisti che stazionavano fuori
dalla stazione di Campiglia, ormai loro lo sanno, e sanno che chi vuole
prendere la nave deve per forza prendere il taxi. Chiedo come sia possibile che
un treno faccia sistematicamente ritardo? E se l'orario di arrivo è sempre alle
21.17, l'orario del bus non si può adeguare o almeno aspettare quei pochi
minuti che servono per scendere dal treno e arrivare nel piazzale? Com'è
possibile che il disservizio diventi la regola a scapito delle nostre tasche?».