lomarchetti@ - «Per quanti non sono nati alla Piaggia rammento come
“Fòri i can foresti” era un detto dispregiativo in voga a Rio Marina a cavallo
fra l’Ottocento e il Novecento. Perciò dedico questo post a tutti coloro che di
fronte all’accoglienza di minori migranti espressa dal Sindaco Galli, hanno
scritto più o meno: “È meglio che stiano a casa sua”. A loro chiedo: “Qual è la
nostra casa?”. Poi, a tutti i lettori, propongo questa verifica: “Alzi la mano
chi ha tutti i bisnonni nati all’Elba da genitori isolani! Io no! Infatti i
Marchetti e i Mercantelli venivano da Barga, i Silvietti da Roccatederighi,
ecc. Inoltre, andando indietro di qualche generazione, i Cecchini e i Paoli
venivano dalla Corsica, infatti si rifugiarono a Bagnaia dopo la sconfitta
dell’indipendentista Pasquale Paoli”. L’Isola d’Elba è sempre stata un crocevia
di popoli, e ciascuno dei quali ha lasciato tracce concrete sul territorio.
Oggi 10.000 (avete letto bene diecimila!) isolani sono nati fuori dai sacri
confini ilvati. Insomma, una popolazione gioiosamente bastarda, come ha scritto
Sergio Rossi». Lorenzo (M)