15 ottobre 2016

REFERENDUM COSTITUZIONALE: “Cosa cambia in 13 punti se vince il Sì”

ilVicinato@ - Michele Mazzarri, ecco in 13 punti cosa cambia se vince il Sì: «(1) limiti temporali per i procedimenti legislativi, quindi leggi emanate a data certa; (2) superamento del bicameralismo paritario per il 96% delle leggi, quindi un voto solo e non un continuo rimpallo tra Camera e Senato; (3) revisione delle competenze tra Stato e Regioni con il baricentro spostato verso il primo, quindi materie, quali la promozione turistica o l’agricoltura, ritorneranno sotto un’unica guida d’indirizzo; (4) eliminazione definitiva delle Province; (5) soppressione del CNEL; (6) Senato decurtato a soli 100 membri (215 in meno di adesso), senza indennità aggiuntive o rimborsi, in quanto i componenti saranno designati dalle singole regioni dove già percepiscono la loro indennità: risparmi certificati di oltre 90.000.000,00 euro annui; (7) abolizione dei senatori a vita; (8) leggi sottoposte a giudizio preventivo della Corte Costituzionale, onde evitare postume decadenze di leggi dichiarate incostituzionali; (9) introduzione degli indicatori dei costi standard per le funzioni degli enti, quindi una “siringa” dovrà costare euro 1,00  da Bolzano a Palermo; (10) allontanamento dalle funzioni per gli Amministratori regionali e locali in caso di accertato dissesto finanziario; (11) limiti agli stipendi degli Organi regionali in base ai quali non potrà essere superato l’emolumento del sindaco capoluogo di regione (già fissato per legge): in questa maniera non potrà più esistere che un Consigliere regionale toscano prenda un’indennità mensile netta di euro 7.000,00 mentre il sindaco di Firenze ne prende (sempre netti) euro 4.300,00 mensili, e l’esempio è della Regione più virtuosa d’Italia; (12) abbassamento del quorum per i referendum abrogativi se vengono ad essere raccolte almeno 800.000 firme: in questo caso il quorum è fissato alla maggioranza dei votanti alle precedenti elezioni politiche: ad esempio se esso sarà stato dell’80% basterà raggiungere il 40% più uno affinché il referendum risulti valido; (13) introduzione del referendum propositivo».