27 agosto 2017

(1di5) CARCERE DI PORTO AZZURRO, TRENT’ANNI FA LA RIVOLTA: “Carcere aperto al trattamento più avanzato. Detenuti liberi di circolare all’interno dello stabilimento. Mille iniziative”

ilVicinato@ - Salvatore Insalaco: «Il 25 agosto di trent’anni fa era una giornata assolata e tranquilla. L’Elba faceva il pieno di turisti e la stanchezza degli operatori, accumulata nella calura estiva, aspettava settembre per cominciare a respirare e prepararsi alla lunga stagione autunnale/invernale. La vita dentro il carcere di Porto Azzurro trascorreva nella più assoluta serenità. Più della metà dei reclusi lavorava nella svariate attività presenti all’interno dell’Istituto: falegnami, tessitori, sarti, calzolai, tipografi, meccanici, lavandai ecc. Il direttore Mino Giordano, rendeva operativa la riforma Gozzini, nata, in qualche modo, a Porto Azzurro: carcere aperto al trattamento più avanzato; detenuti liberi di circolare all’interno dello stabilimento. Mille iniziative. Si organizzavano concerti di Lucio Dalla, Francesco Guccini e tanti altri giovani artisti Elbani. Insomma, una situazione ottimale, dal punto di vista della sicurezza interna, nel rapporto con le altre Istituzioni locali e nei paesi elbani, attraversati da detenuti al lavoro all’esterno. Niente poteva fare immaginare che quel giorno sarebbe stato ricordato come l’inizio di un cambiamento nella memoria collettiva dell’intera comunità isolana». (continua)