27 agosto 2017

IL VANGELO CI PARLA. “Chi è salito in cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso le acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra?... Proverbi 30,4”

ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «Chi scrive queste righe è un cinico ateo, dicono alcuni commentatori (…) Ci si può chiedere, invece, se queste parole non siano una saggia espressione di umiltà, invece di un cinismo ateo. Chi sa se le domande “Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso l’acque nella sua veste?” non siano espressioni di una persona che è sopraffatta dalla bellezza dell’universo (…) Nel turbinio delle nostre giornate, questo proverbio ci invita a fermarci a contemplare il cielo azzurro sopra le montagne innevate e ad ascoltare il muggire del mare per poi meditare sulle mani che hanno creato la terra ed il cielo (…) Dio stesso invita Giobbe a meditare sulla sua creazione e gli fa comprendere che la bellezza dell’universo rimanda alla grandezza del Creatore, che in fin dei conti non può essere compreso da noi in nessun modo». Alcuni stralci di una riflessione di Hiltrud Stahlberger, Pastore evangelico