11 settembre 2017

RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO. L'UOMO NON IMPARA, ANZI DÀ LA COLPA ALLA NATURA MATRIGNA

ilVicinato@ - «L’uomo edifica in zone a rischio idraulico e idrogeologico, magari per “necessità”, tanto poi la colpa è di "madre natura". Gli eventi climatici ci sono sempre stati, ma le catastrofi sono il frutto di una cultura nata negli anni del boom economico, gli anni “60, quando tutto era permesso in nome del lavoro e del progresso, e oggi sono il prodotto dell'incuria e dell'abbandono. Prima o poi però i corsi d'acqua riprendono la loro strada originaria, ma l'uomo non impara! L'uomo ha ristretto l'alveo dei rii regimentandoli con muri laterali, li ha tombati con lastre di cemento. L'uomo ha deviato il corso naturale dei torrenti e sugli argini, vi ha fabbricato le sue abitazioni. L'uomo ha costruito cantine sottoterra, sottopassaggi e sottopassi che dovrebbero essere svuotati da pompe elettriche anche quando l’energia elettrica è interrotta.  L'uomo è l'unico animale ottuso che giustifica il suo operato dando la colpa alla natura matrigna, quando invece l'unica responsabilità è la sua». Artemisio (T)