ilVicinato@ - «In
relazione al provvedimento del direttivo del Parco nazionale dell’Arcipelago
Toscano che prevede l’eradicazione del fagiano e della pernice dall’isola di
Pianosa, mi domando se questa sia la decisione più giusta e appropriata. Si
afferma che questi volatili, poiché introdotti dall’uomo nel 1800, non
rappresentino una popolazione faunistica autoctona e quindi vadano eliminati
dall’ ambiente in cui in realtà sono nati da generazioni. Non si spiega né si
afferma che siano pericolosi per altre specie né tanto meno per l’uomo. Allora
mi domando perché tale furia contro degli animali che se inseriti in altri
ambienti potrebbero non essere capaci né di sfamarsi o peggio facile preda dei
cacciatori perché del tutto spaesati. Detto questo ovviamente non sono contro
una caccia regolamentata, ma contro un facile sterminio. Essere cacciatori vuol
dire anche competere con chi è cacciato. La pervicacia nel perseguire la teoria
per cui in un territorio deve essere salvaguardata ad ogni costo e senza
ragionevolezza la purezza di una fauna autoctona, mi sembra che rasenti una specie di razzismo faunistico».
Michele Rampini