ilVicinato@ - «Si chiamava Giordano Piacentini ed era un partigiano nato a Marciana il
13 febbraio del 1926, ma quando decise di lasciare l'Elba con il miraggio di
una vita nuova, abitava con la famiglia a Portoferraio, in Val Carene, dov’era lavoratore
agricolo. Fu catturato vicino al paese
di Castiglione d'Asti (Piemonte) il 7 dicembre 1944, militava oramai da qualche tempo
nella 9^ Divisione Garibaldi, 101^ Brigata; incappò in un rastrellamento operato
congiuntamente da milizie fasciste ed esercito tedesco. Fu internato nel lager
di Bolzano e da qui, l'8 gennaio del 1945 fu deportato a Mauthausen. A lui fu dato il numero
115659 e venne immatricolato come Schutzhaftling (internato per misure
precauzionali o di sicurezza). Fu poi trasferito nel sottocampo di Gusen,
tristemente conosciuto come uno dei lager in cui le condizioni di vita erano
più dure. Morì non ancora ventenne, probabilmente per denutrizione, il 27
Aprile del 1945. La data di morte riportata sulla lapide, 7 aprile 1945,
presumibilmente non è corretta. In quella data, in buona parte d'Italia, la
Liberazione dal nazifascismo era già avvenuta». Guido Provenzali