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- Fatti di vita piaggese: «Un uomo che in passato era finito più volte nel carcere dei Domenicani di
Livorno si presentò all’ufficiale dello stato civile del suo comune dicendo che
voleva cambiare il proprio cognome. Il funzionario gli spiegò i problemi, anche
pratici, e cercò di dissuaderlo illustrandoli quanto questo gli avrebbe
comportato, ma l’uomo rimase fermo nella sua richiesta. Allora l’ufficiale dello
stato civile iniziò a riempire un questionario e alla domanda perché volesse
cambiare cognome l’uomo rispose: “Così tutto il passato si cancella e la mia
fedina penale diventa bianca come la tua!”. Fu una mera illusione, qualche
giorno dopo l’assunzione del nuovo cognome, il nostro uomo fu condotto nel
carcere delle Sughere dove scontò una pena di qualche anno prima».