umbertocanovaro@ – Umberto Canovaro: «Leggo della simpatica iniziativa (e
tenzone) sul termine araganato. Anche Felicina, la mia nonna, lo adoperava
spesso. Mi permetto, molto sommessamente, di fornire un'interpretazione anche
io, senza avere la pretesa che possa essere quella giusta poiché molto spesso
le allocuzioni dialettali hanno un'origine spontanea e popolare di difficile
lettura e collocazione nel tempo che fu. Potrebbe essere una derivazione di due
termini che si sono assommati nel tempo, con la partenza sulla
"radice" latina caninus, che in un suo significato tradotto sta per
aggressivo, ingiurioso, tipico del cane. "Ad caninus", e magari con
l'aggiunta delle prime sillabe di "arrabbiato" ("arabbiato"): quindi "ad
canitus " (accanito), "ad canatus", "aracanato" e
"araganato" (quante volte la nostra "c" la pronunciamo
"g"?). Ovvio che sia tutto da dimostrare, ma potrebbe anche essere».