ilVicinato@ - «In
qualità di avvocato dei Sigg.ri Scalabrini Anna, Scalabrini Vincenzo e Gori
Massimo, proprietari dell'immobile adibito a Caserma dei Carabinieri e
dell'appartamento adibito ad alloggio del Comandante, pur avendo già bene
espresso quale sia la volontà dei miei assistiti ed aver chiaramente illustrato
la situazione, ritengo opportuno aggiungere delle precisazioni (…) Alla
scadenza contrattuale, nel 2007 (anche al fine di ottenere un contratto con
condizioni migliori dal punto di vista economico) i proprietari hanno rivolto
formale disdetta (…) Nella totale inerzia e disinteresse della Prefettura, del
Ministero dell'Interno, del Comune, non abbiamo potuto far altro che introdurre
una causa per sfratto per finita locazione (…) La procedura di sfratto si è
conclusa con una sentenza del novembre 2017 che ordinava il rilascio degli
immobili per il 31 luglio 2018 (…) Lo abbiamo detto a chiare lettere: in
mancanza dell'acquisto, il 12 marzo 2019 verrà eseguito necessariamente lo
sfratto, ciò in ossequio ad una sentenza esecutiva che deve, legittimamente,
trovare esecuzione. Mi permetto di aggiungere che rappresenterebbe, inoltre,
una buona occasione, per i molti "latitanti" di questa vicenda,
provvedere alla restituzione degli immobili, anche prima dell'arrivo
dell'Ufficiale Giudiziario». L’intera
lettera dell’avvocato Francesca Iovine è pubblicata sul giornale www.elbareport.it