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notizia quinewselba.it - «Ieri, venerdì 22 marzo, è stato il giorno della difesa nel processo con rito abbreviato per Fausta Bonino, l'infermiera accusata di omicidio volontario
plurimo per le morti sospette all'ospedale di Piombino. Ha commentato l'avvocato
difensore Cesarina Barghini: “Stiamo smontando tutte le teorie del pubblico
ministero. È quello che dobbiamo fare perché la realtà è questa”. Ha aggiunto Aldo
Claris Appiani, consulente medico: “Almeno in due casi c'è un'impossibilità
tecnica di aver somministrato l'eparina al paziente da parte di Fausta Bonino.
Inoltre in un terzo caso i dati scientifici sono abbastanza chiari
nell'indicare che l'eparina sia stata somministrata dopo la fine
dell'intervento in sala operatoria, dove la Bonino non aveva accesso. Questo
anche secondo la perizia del giudice nell'incidente probatorio. In altri casi,
almeno quattro, ci sono forti dubbi che il tempo di somministrazione
dell'eparina coincida con la presenza della Bonino. Già questo contraddice le
ipotesi avanzate dall'accusa ovvero che ci sia un assassino unico”. Il pubblico
ministero aveva chiesto l'ergastolo nella seduta del primo marzo».