umbertocanovaro@ - «Iniziamo con questa settimana una nuova rubrica per
conoscere il nostro lessico e molte delle parole che usiamo oggi, e quanto esse
siano riconducibili al nostro passato. Conoscendo la storia del
linguaggio, possiamo conoscere meglio noi stessi e la nostra nazione. La parola
di oggi è un saluto: “Buongiorno!”. La tradizione vuole che questa coppia di
parole sia nata a Poggio Bustone, in provincia di Rieti, ed a pronunciarla la
prima volta sia stato il “santo dei santi”, Francesco, nell’incontro con i
paesani. Parole concilianti, rivolte a gente schiva ma non ostile, abituata ad
affrontare la durezza della vita quotidiana in quello sperduto paesino montano,
sferzato dal vento e dal rigore del clima, e che era l’emblema della miseria. “Bono
jorno, bona gente”, avrebbe detto, e da lì i fraticelli che lo seguivano,
iniziarono a mendicare a due a due per i loro poveri, presentandosi a tutti con
quel saluto». Umberto Canovaro