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«Nei giorni scorsi è andata in onda su Canale5 la trasmissione Striscia la
Notizia in collegamento con la scuola alberghiera dell’Isola d’Elba (Istituto
statale d’istruzione superiore Foresi di Portoferraio), qui i ragazzi,
coadiuvati dai loro insegnanti, hanno presentato il piatto anti-spreco
della sburrita di baccalà: “Pane
toscano, scorza di pecorino, cime di rapa, foglie di cipolla rossa ed estremità
di cipolla rossa”. Lodevole iniziativa, ma la ricetta mostrata ha suscitato le
proteste del web, in particolare a Rio Marina paese d’origine della sburita di
baccalà (con una sola erre!). Ha scritto la rinomata cuoca Graziella Nardelli:
“Non rovinate la nostra ricetta, la sburita è solo baccalà, olio, peperoncino,
aglio e nipitella”. Ha proposto Ornella Vai: “Bisogna rivendicare le tradizioni
culinarie di Rio”, e ha suggerito Filippo Boreali: “L'Accademia Italiana, attraverso
la delegazione dell'Elba, faccia sentire la sua autorevole voce”. Ha aggiunto Luisella
Ricci: “Lasciateli fare, li chiamano i nuovi chef. L’importante è mantenere noi
riesi le nostre ricette, e rivendicarne l’autenticità. Nei menù di tanti
ristoranti elbani i piatti sono evidenziati con tanto di "Riese". Chi
ha l’arte culinaria in mano lo sa molto bene!”. Insomma, quella portata a
Striscia la Notizia non è nemmeno un lontano parente della vera sburita di baccalà».