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- Fonte ElbaReport – «L'incontro informativo tenuto nella
serata del 10 marzo nella sala consiliare del comune di Campo nell'Elba per
presentare i risultati di uno studio commissionato da Ala Toscana al
Politecnico di Milano, ha ben inquadrato il bivio nel quale si trova oggi lo
scalo elbano. La dettagliata introduzione-spiegazione dell'Ing. Claudio
Boccardo (Amministratore Unico di Ala Toscana) ha infatti reso lampante il
percorso di questo aeroporto, dai 21mila passeggeri del 2015 ai 5mila dell'era
covid, con buon recupero nel 2022, ma con vettori finiti progressivamente fuori
mercato e soci principali di Ala Toscana (Regione Toscana 51%, Camera Commercio
Maremma Tirreno 34%, Toscana Aeroporti 13%) restii a continuare a sostenere i
deficit annui in assenza di prospettive. L'allungamento della pista (250 Mt. a
nord e 50 a sud) consentirebbe appunto di poter ospitare a pieno carico
velivoli competitivi come gli ATR72, mezzi regionali di produzione
italo-francese fino a 66 passeggeri, 27 Mt. di lunghezza, bassi consumi,
individuati dallo studio universitario commissionato come i più idonei per
l'isola. Sul tavolo dei comuni elbani, a cominciare da quello di Campo, la
responsabilità quindi della sorte dello scalo aeroportuale della terza isola
italiana, una infrastruttura ritenuta strategica anche per la popolazione
residente, oltre che per un turismo di qualità. Sgombrato il campo da ipotesi
fantasiose e inesistenti circa la gran mole di voli che si avrebbero con
l'adeguamento dello scalo (sarebbero al massimo 3 o 4 al giorno nel periodo
estivo), restano da risolvere i problemi evidenziati dal Piano di sicurezza,
che ha individuato tre abitazioni private a nord e una a sud che sarebbero da
spostare in caso di approvazione del progetto, con un preventivo -al momento-
di 18 milioni comprensivo di lavori e compensazioni. Come annunciato e ribadito
dal sindaco di Campo nell'Elba, Davide Montauti, sarà una consultazione popolare a
decidere il destino dello scalo aeroportuale elbano, con la possibilità, in
caso di via libera al progetto e reperiti i finanziamenti necessari, di
completare i lavori per il 2028».