si.ga1983@ - «Caro Lorenzo, il signor Ivano Arrighi ti scrive
su face book: “Ho letto le sentenze”. Anch’io le ho lette! E allora? Quelle non
condannano perché qualcuno si è inventato un parcheggio dove non si poteva fare. Ma
perché si è richiesto un mutuo, cominciato a pagare le rate e non realizzata
l’opera. Se si guarda la consecutio temporum, la giunta Schezzini decide di
approvare l’opera alla fine di dicembre 2008. A giugno 2009 ci sono le elezioni…
il sindaco successivo (Alessi) ottiene il mutuo, riceve il contributo e fa come
re tentenna… non fa niente per fare. E poi arriva il fiorentino (De Santi, che
nessuno odia!) e manda tutto e tutti alla corte dei conti. Perché De Santi mandò
decine di denunce e solo sulla questione del mutuo pagato e non usato c’è stato
il pronunciamento. Allora il parcheggio se si vuole si può fare, magari
adeguato alle nuove normative. Ma l’idea era giusta e con poco si può
recuperare». Silvia Gattoli
