ilVicinato@ - Informazione da Facebook - «La
passatella era un gioco da bettola dove i bevitori si sedevano in gruppo intorno
a un tavolo con sopra il primo litro di vino. Poi, al grido di “cacciò”, sceglievano contando le dita un “sotto” e un “padrone” e questi, a loro arbitrio, davano
ai partecipanti il vino acquistato collettivamente. Il “padrone” poteva bere
quanto voleva, ma per far bere altri aveva bisogno del consenso del “sotto”. Lo
scopo del gioco era di non far bere uno dei partecipanti con lo scopo di
screditarlo o umiliarlo. Si dice che questo era lasciato “all’olmo”.
Un’espressione che deriva dai rami sottili dell'albero dell’olmo, impiegati in
passato per legare la vite, quindi a strettissimo contatto con la vite, ma
senza godere del frutto. Il gioco degenera spesso in risse dovute
dall’ubriacatura. A Rio Marina questo gioco è stato praticato fino a qualche
anno fa... finché erano in vita gli ultimi giocatori del paese».