ilVicinato@ - «Un
anonimo ha scritto su RioBlog: "Oggi
(ieri domenica 23 giugno, ndr) al laghetto delle Conche c'era un via vai di
turisti, ho contato almeno 300 automobili parcheggiate ovunque, biciclette,
moto e pedoni. Minimo mille persone in un solo giorno (...)". Qualche
domanda sorge anche a noi: “Si può entrare in un giacimento minerario senza la guida
e senza un biglietto che attiva l’assicurazione? Se qualcuno cade e si ferisce,
o addirittura finisce nel laghetto le cui acque sono tossiche, chi paga? Come
interviene la società del parco minerario cui è affidata la vigilanza delle ex
miniere di Rio?”. Ricordiamo che l’area dov’è il laghetto appartiene al demanio
dello stato, tant’è che si trova nella miniera di Rio Albano. Il laghetto è dovuto
a un pozzo di scavo ed è incluso nelle aree protette del parco nazionale dell’arcipelago.
La colorazione dell'acqua è rossa con riflessi violacei in prossimità delle sponde,
dove sono presenti elevate concentrazioni di elementi di minerale di ferro». Quelli de ilVicinato.it