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Chiesa Valdese ha avuto un Pastore che viveva a Rio Marina fino al 1935, dopo
questo veniva da Livorno una volta il mese, mentre le altre domeniche lo
sostituivano i predicatori locali. Pratica che avviene anche oggigiorno. Da
allora, quando il Pastore è presente a Rio Marina, c'è sempre qualche membro di
chiesa che lo invita a pranzo. La nostra storia si svolse negli anni '70 in
casa di Furio che insieme alla moglie e ai due figli viveva con la suocera e il
cognato. Si racconta che la moglie Albertina, saputo che doveva ospitare il
Pastore, era tutta indaffarata perché voleva fare bella figura: per il menù si
fece consigliare da una sorella, mentre all'altra sorella la aiutò a spolverare
la casa. Rimaneva solo il problema della mamma con la quale si raccomandò:
"Guarda che questo è un uomo di cultura, è laureato che viene dal
continente, mi raccomando, non parlare riese, magari stai zitta". Durante
il pranzo, il pastore prese la brocca dell'acqua e gentilmente riempì il
bicchiere dell’anziana mamma. Questa, però, per fermare la mescita, anche perché
l'acqua non le piaceva granché, stava per dire: “Bo, bo, bo” che in riese
significa basta, ma si ricordò quello che le aveva raccomandato la figlia, e
allora usò un termine che a lei parve più educato: “Ba, ba, ba”. E una risata
si levò unanime dai commensali, tranne che dal Pastore il quale non capì perché
ridessero». Lorenzo M.