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- «Il 18 aprile 1948 gli italiani furono
chiamati a eleggere per la prima volta i loro rappresentanti nel parlamento
della Repubblica. A soli tre anni dalla fine della guerra, il paese visse un
clima di fortissima contrapposizione ideologica, specchio della divisione
mondiale nei due blocchi protagonisti della guerra fredda appena iniziata. Fin
dalle prime battute della campagna elettorale apparve chiaro che la lotta si
svolgeva per lo più tra il Fronte popolare (Pci-Psi) e la Democrazia cristiana.
La posta in palio era la scelta in campo era il modello di società e sviluppo
economico che il Paese avrebbe dovuto perseguire. La chiesa cattolica
intervenne direttamente nella contesa con l’istituzione dei Comitati Civici,
fondati da Luigi Gedda (presidente dell’Azione Cattolica) su suggerimento di
Papa Pio XII. Lo stesso pontefice disse che la scelta del voto è “con Cristo o
contro Cristo”. Lo scontro politico raggiunse
ogni piccolo paese, dove si ruppero antiche amicizie e forti legami familiari. Anche i piaggesi non sfuggirono né a
discussioni accese né a feroci scontri verbali,eci scappòpurequalche ciaffata. Corinna, di provata fede
democristiana, per evidenziare maggiormente la sua scelta di campo affisse nel muro di cucina, a fianco del crocefisso, pure il ritratto Papa Pio XII che di
lì a poco avrebbe scomunicato i comunisti. Pina, convinta catto-comunista, andò
a casa della sorella Corinna e lo sguardo le cadde sull’immagine dell’odiato
Papa Pacelli, e dal cuore le partì una domanda: “O che ci fa quel sudiciume
attaccato al muro?”. Corinna, inviperita: “Come ti permetti, quello è il Santo
Padre. Vergognati”. Pina cercò di rimediare, e rispose lesta: “Oh, figurati che l’avevo preso per
Baldacchino”. Forse fra i due personaggi c’era una cera somiglianza e Corinna,
per mettere il buon per la pace, fece finta di credere all’errore della
sorella, e così si riconciliarono. Ma chi era Baldacchino? Questo era uno
dei tanti “viaggiatori” che fino a qualche decennio fa, andavano nei piccoli
borghi con le loro valige di cartone, e di casa in casa proponevano alle
famiglie l’acquisto a rate di stoffe, utensili da cucina e corredi per le
figlie in età da marito, ecc. Larga la
foglia, stretta la via dite la vostra che ho detto la mia…». Lorenzo M.
