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- Fonte notizia stampa locale – Da un lungo articolo di Giorgio
Paesani (Ornitologo) e Valeria Paoletti (Associazione Elbamare): «L’Elba e
le altre isole dell’Arcipelago Toscano sono un luogo di passaggio fondamentale
per la migrazione delle diverse specie di uccelli e l’episodio che ha visto
coinvolto casualmente un volontario dell’associazione Elbamare non dovrebbe
stupirci più di tanto. Anche se qualcosa di incredibile è realmente successo.
Pochi giorni fa, recandosi alla farmacia di Cavo, il nostro volontario Luigi ha
notato nella siepe antistante il negozio un giovane gabbiano in difficoltà. Ha
deciso di provare a recuperarlo e si è subito accorto che aveva un “rapala”
(attrezzo da pesca usato nella traina sportiva) attaccato al becco e ad una
zampa. Era evidente che agganciato agli ami in quel modo non avesse modo di
nutrirsi e tantomeno di volare. Una volta rimossa l’esca artificiale, che per
fortuna non ha lasciato segni evidenti, ha notato la presenza di anelli
identificativi alle zampe (…) L’esemplare recuperato si è rivelato essere un
raro Gabbiano pontico giunto sulle nostre coste da molto lontano. Per la
cronaca, il "nostro" Gabbiano, dopo un breve periodo di osservazione e dopo
essere stato dissetato e rifocillato, ha ritrovato la libertà! (…) i pescatori
sportivi e ricreativi dovrebbero essere sensibilizzati a questo argomento. Una
lenza abbandonata può uccidere o mutilare una forma di vita marina, un’azione
di pesca può vedere come bersaglio non voluto un uccello marino, una tartaruga
o un cetaceo (…) Basta un po’ di gentilezza, buona volontà, cautela e, nel
caso, l’aiuto di enti e personale preposto, per risolvere e ridare un futuro a
chi condivide con noi le onde».
