PACATAMENTE E SERENAMENTE, ma nulla deve essere dato per scontato: gli elettori non sono pacchetti azionari
marchetti.lorenzo@tiscali.it - Solo una minoranza dei rispettivi elettori del 2006 ha votato per la Sinistra Arcobaleno. Leggo che per Renato Mannheimer i flussi di voto suggeriscono come gran parte dei restanti ha voluto dare un voto «utile» o «punire» la coalizione PdRC, PdCI, SD e Verdi per avere, in qualche misura, ostacolato l'azione del governo Prodi: quei «no» su molte decisioni o questioni. Un'altra quota significativa ha voluto manifestare il proprio disagio rifugiandosi nell'astensione, oppure optando per la Lega e, soprattutto, per Di Pietro. Altri ancora hanno scelto Walter Veltroni. Proseguo, così, nelle mie letture: sotto il tendone di una festa leghista «Un imprenditore tessile con i suoi operai, tutti elettori di Bossi. Perché qui gli interessi dell’impresa e dell’operaio coincidono, e quando va male si comincia a ragionare sui problemi». Sospendo la lettura del giornale e rifletto: Oramai l’elettorato è mobile, ora molto più di ieri, e nessun partito può vantare i voti ottenuti (pochi o tanti che siano) come si trattasse di un pacchetto azionario acquistato tranite una banca online.