26 marzo 2009

L’ON. SILVIA VELO PRESENTA AL MINISTRO MATTEOLI UNA NUOVA INTERROGAZIONE: privatizzazione Tirrenia e collegamenti con le isole toscane

ilvicinato@libero.it - Al centro dell’interesse dell’onorevole Silvia Velo ancora una volta ci sono i collegamenti con le isole minori e in particolare con le isole di Toscana alla luce dell’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri il 13 marzo scorso del decreto che prevede i criteri di privatizzazione Tirrenia. Chiede l’on. Velo al Ministro Matteoli, in una interrogazione presentata ieri alla Camera, quali iniziative intenda assumere per garantire, nella fase di privatizzazione e successivamente ad essa, un livello adeguato dei servizi di collegamento con le isole toscane. L’onorevole Velo prende atto che il Governo intende procedere alla privatizzazione in un unico pacchetto della società Tirrenia di Navigazione e delle società regionali da essa controllate, prevedendo l’affidamento dei servizi per sei anni con una contestuale e significativa la riduzione dei finanziamenti a carico del bilancio statale rispetto al fabbisogno attuale del gruppo. Il giudizio della Velo è netto: «una privatizzazione condotta con le modalità sopra indicate comporterebbe una drastica riduzione dei servizi attualmente in essere». Secondo la deputata della Val di Cornia - Isola d'Elba: «La Regione Toscana ha avanzato una propria proposta dov'è prevista la privatizzazione separata di Toremar, e questo per garantire un adeguato livello di servizi, in relazione alle specifiche esigenze dell’utenza che si presentano per i collegamenti con le isole toscane e, se saranno accolte tali proposte, la regione è disponibile a integrare le risorse previste nel bilancio dello Stato, per garantire per l’anno in corso il mantenimento del livello di servizi attualmente fornito». L’on. Velo chiede, pertanto, al Ministro Matteoli se ritiene che le proposte della Toscana siano praticabili, e così conclude: «La privatizzazione separata di Toremar dovrebbe, altresì, offrire le necessarie garanzie in termini di tutela del personale dipendente e investimenti per il rinnovo della flotta, oltre a comportare il trasferimento alla regione della gestione della convenzione».