lomarchetti@ - «Rio Marina è in
mezzo al mare e il mare è la prima risorsa, inoltre è circondata dalle ex
miniere di ferro e le ex miniere sono l’altra risorsa. L’obiettivo pertanto
deve essere quello di rendere appetibile qualsiasi investimento su questo
territorio, solo così si attraggono gli investitori. Tale operazione si chiama marketing d’area, cioè la promozione fruttuosa di un
territorio che si può realizzare soltanto con un sistema di gestione delle
politiche pubbliche adeguato. Questo, semplicemente, può sorreggere lo sviluppo
locale, vale a dire un sistema capace di aprirsi, non solo ad altri soggetti
istituzionali, ma anche alle forze sociale, alle categorie produttive, e
persino ai movimenti. Le politiche pubbliche (le governans), infatti, sono le condizioni
indispensabili per la crescita economica di un territorio, dove le istituzioni
sono concordi su programmi, piani e progetti di sviluppo del luogo. Il potere
locale, in definitiva, deve creare obiettivi comuni fra i vari livelli istituzionali,
un dialogo fra la parte pubblica e i soggetti privati che insieme individuano e
perseguono obiettivi collettivi con le parti sociali. Per rendere un territorio
appetibile, allora, bisogna considerare quali sono gli elementi che attraggono
un investitore: efficienza del governo del luogo, incentivi economici a
sostegno dello sviluppo, coesione sociale, forza lavoro preparata (scuola e
formazione professionale). Occorre, in conseguenza di ciò, tenere presenti gli
elementi che invece respingono un investitore: una macchina amministrativa
(burocrazia) inefficiente, le lobby locali influenti, i municipalismi tra i
soggetti istituzionali competenti su quel territorio, lo scontro sociale e la
criminalità organizzata. Riuscirà l’Amministrazione Galli a far percorrere
questa strada ai suoi programmi? Noi cittadini abbiamo l’obbligo/dovere di
stare all'erta, anche perché le amministrazioni dell’ultimo decennio hanno
fatto il contrario». Lorenzo (M)